| Città di
                    Cesano Maderno Parrocchia di Santo Stefano Domenica
                    28 ottobre 2012, ore 19 Concerto
                    di Musica Sacra   
              “PER LEALTA’ MANTENER” “DEVOZIONE PATRIZIA NEL SEICENTO MILANESE: UNA
                  MESSA IN CASA ARESE”   Ricercare quarto  avanti la Messa, per organo 
                  di Giovanni Paolo Cima 
 Antifona gregoriana 
                  “Ave Regina Caelorum”
                
 INTROITUS :
Introito
                per la B.V.M , “Salve
                  Sancta Parens” da Capella a 4 v. (G.B.Beria)Sonata
                a 3 – La Benedetta di Agostino GuerrieriG.B. Beria: MESSA A 4 CONCERTATA Da “Concerti Musicali a due, tre e
                quattro voci”, opera terza, Milano, 1650 
 KYRIE ELEISON
                (a 4 v.) GLORIA
                (a 4 v.) 
Sonata a 3 – dai Concerti Ecclesiastici di
                Giovanni Paolo Cima 
GRADUALE : Mottetto della Beata Vergine, “Moestorum Consolatrix”
                Soprano e b.c. Aria,
Recitativo,
                Aria, Aria Allegro (San Romano)
                
Canto Gregoriano “Alleluia”
                in V modo 
 CREDO ( a 4 v.)
                
OFFERTORIUM : 
                  Sonata a 3 “Passacalio”  di
                Biagio Marini 
Antifona
                gregoriana “Regina Coeli”
 SANCTUS
                  ET BENEDICTUS ( a 4 v.)
 ELEVATIONE:
                Canzone Prima detta
                  L’Astarosta, per arpa e arciliuto di Pietro Paolo Melli
 AGNUS
                  DEI
                  (a 4 v.) 
 COMMUNIO:
                Mottetto
                della B.V. “Qui desert
                  violas”, Soprano e b.c. (San Romano) 
Sonata a 3 sopra “Fuggi dolente core” (B. Marini)
                
POST
                  COMMUNIO
                : Mottetto “Quam tu pulchra” (Beria, a 4
                voci) 
 Canto
                gregoriano: “Benedicamus Domino” del
                VII modo 
 DEO
                  GRATIAS
                :   Mottetto “Iubilate” 
                      a
                  4 v. e b.c. (G.B.Beria)   * * * * * *   Gruppo vocale “FANTAZYAS”
 Soprano
                solista: SAKIKO ABE Contralto solista: ISABELLA DIPIETRO Tenore solista: FULVIO ZANELLA Basso solista: FULVIO
                  PELETTI       Violini: PIERFRANCESCO PELA’, ANGELO
                  CALVO Violoncello:
                MARIA CALVO Arpa
doppia:
                FLORA PAPADOPOULOS Arciliuto: IVAN
                  PELA’ Organo: ANTONIO FRIGE’   Direttore: ROBERTO BALCONI   Direzione
                Artistica ASSOCIAZIONE MUSICALE 
 HUMOR ALLEGRO     * * *
              *  Musica
sacra
                e gli Arese di Milano             
                Il programma di questo concerto rappresenta un testamento
              musicale alla devozione patrizia del Seicento milanese. Aldilà
              della più famosa azione religiosa dei Borromeo, i grandi ceti
              nobiliari praticavano la loro religiosità, della quale è anche
              importante avere un’idea. Le cappelle patrizie, e le chiese in
              città degli ordini religiosi, servivano per esprimere una pietà
              che aveva una propria logica ed esistenza fuori dai regolamenti
              ufficiali della curia vescovile. Una parte di questo sentimento
              devozionale si esprimeva nella musica sacra - messe e motetti -
              cantata nelle chiese di Milano e nelle cappelle.            
                Un esempio di questa tradizione a Milano si trova nella
              famiglia Arese, senatori ed ufficiali civici dal Cinquecento in
              poi. Già intorno al 1600 Matteo Marco e Giulio Arese erano
              dedicatori di importanti edizioni musicali, quali le Canzone a
                4-8 (Milano, 1608) di Francesco Rognoni (Matteo Marco) e le
              Messe, Motetti, et un Magnificat a 6 (Milano, 1610),
              quest’ultima una raccolta del repertorio sacro della chiesa ducale
              di S. Maria della Scala, intitolata a Giulio (con lo stemma della
              famiglia, “Per lealtà mantener” stampato sul frontispizio).            
                Il concerto di stasera è formato da una ricostruzione
              immaginaria di una messa di metà Seicento, per una festa della
              Madonna, con canti gregoriani (antifone, Alleluia, Benedicamus
              Domino) intercalcati con pezzi polifonici tratti perlopiù da
              edizioni musicali dedicate al figlio di Giulio, Bartolomeo Arese
              (1605-74), senatore (poi presidente del Senato), consigliere della
              monarchia spagnola (che reggeva la Lombardia), e figura di spicco
              nell’ambiente culturale della città. 
                La messa qui proposta segue il rito romano (non
              ambrosiano), visto che molte chiese dei regolari (maschili e
              femminili) tenevano alla liturgia romana (contro i tentativi della
              curia di imporre il rito milanese ovunque in diocesi).            
                Il centro della parte polifonica è formato da una messa
              (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus Dei), un Introito, e tre
              motetti dell’organista della collegiata di Lodi Vecchio, Giovanni
              Battista Beria (1610 ca-dopo il 1671). Sebbene sconosciuto oggi,
              Beria doveva esser stato di una bravura musicale tale di esser
              eletto come l’organista della importante capella musicale della
              cattedrale di Novara.  I
              suoi Concerti musicali (Milano, 1650) contengono tutti
              questi pezzi, e recano la dedica a Bartolomeo Arese, continuatore
              delle tradizioni di mecenatismo musicale familiare. 
                La musica del Beria dimostra tutte le caratteristiche
              dello stile concertato dell’epoca—brevi soli, frasi di
              pseudo-imitazione, ed espressività dei testi.            
                Due mottetti per voce sola (cantati in loco del
              Graduale e della Communione) provengono da un’altra raccolta, una
              generazione dopo, anch’essa intitolata a Bartolomeo. Carlo
              Giuseppe San Romano aveva la sua formazione musicale come uno dei
              pueri cantores del Duomo di Milano, cantando sotto il
              maestro di capella Antonio Maria Turati (dal 1642 al 1650). 
                Negli anni ‘50 e ‘60, occupava la carica di maestro a
              varie chiese milanesi degli ordini religiosi (S. Maria della
              Passione, S. Giovanni in Conca), e pubblicò ben quattro raccolte
              di musica sacra fra il 1667 ed il 1680. Questi due pezzi, in stile
              più solistico, provengono dal suo Primo libro de motetti a
                voce sola, op. 2 (Milano, 1670), di cui la dedica loda
              l’Arese. Anche
              i pezzi strumentali, sebbene non dedicati all’Arese, vengono
              dall’ambito patrizio.  Il
              ricercare di G. P. Cima era probabilmente scritto per il santuario
              di S. Maria presso San Celso all’inizio del secolo, mentre le due
              sonate del Guerrieri (allievo del Turati) si trovano in una sua
              raccolta strumentale del 1673 e recano i nomi di importanti
              famiglie genovesi, una città con cui il compositore doveva aver
              avuto dei rapporti professionali (la collezione è dedicata a
              Domenico Spinola, da cui il titolo di una delle sonate di
              stasera). Finalmente, le due sonate del compositore più noto fra
              queste figure, Biagio Marini, risalgono a non si sa quale tappa
              della sua lunga carriera--a Venezia, in Germania, e persino a S.
              Maria della Scala di Milano (dove era attivo nel 1648-50) -e
              forniscono degli esempi del virtuosismo composizionale del Marini,
              uno delle figure più originali del secolo, di cui le composizioni
              dovevano esser apprezzati dalla corte e del governo milanese che
              si recava a S. Maria per importanti feste civiche e ducali.
                 
                           
                           
                           
                           
                           
                             
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                L’Associazione Musicale “HUMOR ALLEGRO” promuove Progetti Culturali nell’ ambito della
              Musica Antica, con lo scopo di recuperare, valorizzare e
              rivitalizzare i beni architettonici e artistici del territorio. Ha
              realizzato Progetti Culturali importanti per diversi Comuni, Enti
              ed Istituzioni pubbliche e private, organizzando numerosi
              Concerti, Rassegne Musicali, Spettacoli teatrali, Rievocazioni
              Storiche, “Feste” medioevali, rinascimentali e barocche, Stages di
              Danza e Strumenti Antichi, Convegni di Studi, proponendo anche
              repertori inediti, frutto di studi e ricerche effettuate in
              archivi storici e biblioteche. L’Humor
Allegro
              ha organizzato per diversi anni, 
                il  “Festival
              Internazionale di Danza e Musica Antica” nella Valle del Seveso,  ambientato nei luoghi
              più suggestivi del territorio.   Per
              informazioni : Associazione Musicale “Humor Allegro” Via
              Romagna, 11 - 20031 Cesano Maderno (MI) tel  e fax 0362/54.95.80 e-mail :
              ass.mus.humorallegro@libero.it www.humorallegro.com   
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